Oggi è tornata (finalmente!) la primavera, cosa succede di nuovo in Orto?
Scopriamo, passo dopo passo, i cambiamenti e i simboli legati alla stagione della rinascita.
In primavera la passiflora – conosciuta anche come fiore della passione – produce una gran quantità di foglie che garantiscono ombra e privacy. Le foglie di passiflora sono alterne, divise in tre lobi di diversa grandezza e di un bel verde brillante. Nelle regioni più calde la passiflora conserva il fogliame anche nei mesi invernali, mentre al Nord tende a perderle per poi produrne di nuove con l’arrivo della primavera.
Si tratta di una pianta rampicante rustica sempreverde (o quasi), apprezzata per il suo vigore e per l’ effetto decorativo dei fiori. È originaria delle zone tropicali e subtropicali del Sud America. È caratterizzata da un apparato radicale con un notevole sviluppo in profondità. Il fusto varia a seconda delle specie per quel che concerne forma e consistenza e forma variabile, e lo si può trovare a sezione circolare o quadrangolare, poligonale, triangolare.
I fusti della passiflora vanno indirizzati su sostegni. Soprattutto nelle specie rampicanti all’ascella delle foglie ci sono dei viticci utili come ancora della pianta per i supporti.
Così come i fusti anche le foglie variano per dimensioni e forme a seconda delle specie. Alcune specie sono caratterizzate da foglie di pochi millimetri (ad esempio la passiflora gracillima) altre hanno foglie che superano il metro di lunghezza (passiflora gigantifolia).
La pianta, generalmente in autunno, produce gli ormai famosi frutti commestibili di colore violaceo o arancione – noti come frutto della passione – che si formano solo nelle zone meno fredde. All’interno del frutto si trova una polpa gelatinosa, da mangiare col cucchiaino, che ricopre piccoli e succosi semi da sgranocchiare, avvolti da una guaina giallognola dal sapore agrodolce.
Dal nome si potrebbe pensare che il frutto della passiflora sia usato per preparare infusi afrodisiaci, quando invece ha un significato religioso, visto che gli è stato dato dai missionari spagnoli che, alla vista dei suoi grandi fiori bianchi dal centro rosa o viola, riconobbero nella forma i simboli della passione di Cristo: nei tre steli si vedono i chiodi della crocifissione, mentre gli stami rappresentano le piaghe di Gesù, circondati dalla corona di spine.