Settembre ha un profumo speciale: il sole scalda ancora, ma l’aria porta un filo di frescura, e il nostro Orto sembra respirare lentamente, pronto per nuovi cicli. Camminare tra i filari in questo mese significa sentire i cambiamenti, osservare i colori che mutano e ascoltare la vita che continua silenziosa tra foglie, frutti e germogli.
I contadini di una volta dicevano: “settembre secco, inverno ricco”. Non è solo un proverbio: i contadini che sanno osservare il cielo, la terra e i filari, riescono a leggere i segni della pioggia e del sole per prevedere la bontà dei raccolti futuri. Settembre è anche il mese delle prime semine autunnali, perfette per lattuga, spinaci, cavoli e ravanelli, che trovano il terreno ancora caldo e fertile. E c’è chi ricorda anche un altro detto: “Chi semina in settembre, raccoglie con gioia”. Non si parla solo di ortaggi, ma di pazienza, cura e fiducia nel tempo che verrà.
In questo mese, gli orti si animano di piccoli rituali silenziosi: raccogliere i semi delle piante estive, osservare le prime zucche prendere colore, proteggere i germogli freschi con pacciamatura naturale. E mentre le zucche prendono forma tra le foglie, i semi si preparano a nuove avventure e i filari brillano sotto il sole del mattino, ci accorgiamo che settembre è un tempo sospeso, pieno di energia silenziosa. Camminare tra i filari significa percepire il profumo della terra umida, il calore del sole sulle foglie, il fruscio lento delle piante che crescono: un piccolo mondo che ci invita a ritrovare lo stupore e la cura per ciò che ci circonda.
Il mese perfetto per raccogliere le erbe aromatiche: il basilico, l’origano, la menta e il rosmarino sono al massimo del loro profumo, pronti per essere raccolti e trasformati in tesori per la cucina dei mesi freddi. Raccogliere le erbe aromatiche a settembre non è solo un gesto pratico: è un piccolo rito. Le mani sfiorano le foglie, sentono il profumo intenso del basilico e il calore del sole sulle foglie di rosmarino. Ogni gesto diventa poesia quotidiana e cura per ciò che ci nutre. È consigliabile raccogliere le erbe al mattino, quando la rugiada è evaporata e gli oli essenziali sono più concentrati. Meglio tagliare i gambi lunghi, evitando foglie danneggiate o ingiallite, sciacquarle velocemente sotto acqua fredda, quindi asciugarle delicatamente con un panno o lasciarle all’aria per qualche ora. Foglia per foglia, le erbe devono essere pulite senza perdere il profumo naturale.
L’essiccazione delle foglie può avvenire in varie modalità:
- Appese a mazzetti: legate con un filo e appendetele a testa in giù in un luogo asciutto, ventilato e lontano dalla luce diretta del sole.
- Su griglie o vassoi: distanziate le foglie e lasciatele essiccare lentamente, mescolandole ogni tanto per uniformare il processo.
- Forno o essiccatore: temperatura bassa, pochi minuti, solo per accelerare leggermente il processo senza bruciare gli oli essenziali.
Una volta essiccate, è consigliabile riporle in barattoli di vetro chiusi, in un luogo fresco e buio. Così manterranno profumo e proprietà aromatiche per mesi.
Gli usi in cucina possono essere molteplici:
- Basilico: perfetto per sughi, pesto e insalate; mantiene il suo aroma intenso se essiccato correttamente.
- Origano: ideale per piatti al forno, pizza e condimenti mediterranei.
- Rosmarino: perfetto per arrosti, patate e pane aromatico.
- Menta: ottima per tisane, dessert e bevande rinfrescanti.
Conservare le erbe aromatiche non significa solo mantenere sapori e profumi: significa portare dentro casa un pezzetto dell’orto di settembre, dei suoi colori, del sole e dell’aria fresca. Ogni foglia essiccata racconta una storia di cura, attenzione e passione per la natura e per la cucina.
E così tra i colori e i profumi dell’Orto in Campania, settembre diventa poesia.