appena mi spiegarono il significato di quel graffito non potei fare a meno di chiedermi come fosse possibile che in una città come Basilea, dove “la crème der archistar” ha fatto sfoggio di tutta la propria destrezza, ritenessero che gli “Architekten” fossero dei “Mörder”… “questa gente è incontentabile!” pensai… “e se vedessero quello che fanno i nostri ORCHItetti*?!!” rimuginai un po’… ci arrivai: gli uomini, le donne, gli anziani, i bambini, gli animali (che non sanno fare graffiti) le piante (sono la categoria più debole) non hanno bisogno di edifici stupefacenti, edifici che ostentino “I AM A MONUMENT”**, nelle città c’è bisogno di luoghi in cui consolidare la propria identità, sentirla crescere in un contesto che dia la consapevolezza di essere parte di un enorme, magnifico ingranaggio… il mondo.

fuffa(s)..? può darsi, invoco clemenza; infondo è soltanto un’idea di Architettura.

*sa.und.sa | http://www.saundsa.com/architetturaorchitettura.html

**Robert Venturi | Learning from Las Vegas

Una risposta

  1. Strano modo di parlare dell’Orto in Campania! Sei proprio un filosofo…l’hai presa alla lontanissima.

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